La maggior parte delle morti di Covid degli Stati Uniti dopo i primi 100.000, avrebbe potuto essere evitata
In questa intervista, la dottoressa Birx denuncia tutti gli errori commessi dall’amministrazione Trump nella gestione della pandemia, denunciando inoltre censure ed ammonimenti in provenienti dalla casa bianca.
La “stragrande maggioranza” delle quasi 550.000 morti di coronavirus negli Stati Uniti avrebbe potuto essere evitata se l’amministrazione di Donald Trump avesse agito prima e con maggiore convinzione, secondo uno degli esperti di sanità pubblica incaricati di guidare la risposta pandemica all’epoca.
La dottoressa Deborah Birx era la coordinatrice della task force Coronavirus della Casa Bianca nell’amministrazione Trump ed è tra i sei principali esperti medici coinvolti negli sforzi dell’allora governo per combattere l’epidemia col compito di valutare errori, passi falsi e momenti di successo, durante un documentario della CNN da trasmettere domenica sera.
Birx, che la scorsa settimana ha accettato un nuovo lavoro controverso nel settore privato come consulente medico di una società di pulizia dell’aria in California, ha indicato il fallimento dell’amministrazione Trump nell’imparare da o nel rispondere rapidamente alla prima ondata di infezioni che ha colpito il paese all’inizio della primavera del 2020.
“La vedo in questo modo. La prima volta avevamo una scusa” sostiene Birx intervistata da Sanjay Gupta della CNN nel programma intitolato Covid War: The Pandemic Doctors Speak Out.
Brix sostiene, inoltre, che “Circa 100.000 morti sono state causate da quell’ondata iniziale. Il resto dei decessi -dice- avrebbe potuto essere completamente evitato o ridotto drasticamente”.
Trump è stato criticato per aver minimizzato la gravità del virus e aver fatto numerose false affermazioni, tra cui che i suoi effetti non erano peggio dell’influenza, predicendo che Covid-19 sarebbe “semplicemente scomparso” e riferendosi ad esso in termini razzisti. Ha insistito affinché città e stati riaprissero l’estate scorsa, mentre una seconda ondata di contagi accresceva il numero delle vittime.
Egli ha anche ridicolizzato l’uso delle mascherine e fatto affermazioni stravaganti come suggerire che l’iniezione di disinfettante nel corpo avrebbe potrebbe essere un trattamento legittimo contro il coronavirus, proposta che gli esperti hanno cassato in quanto pericolosa.
Uno studio della Columbia University dello scorso anno sostiene che 84% dei decessi avrebbe potuto essere evitato con un lockdown più tempestivo, riporta la CNN.
Birx, che spesso aveva lodato Trump, dichiarò a gennaio di essere stata “censurata” dalla Casa Bianca e di aver preso in considerazione l’idea di dimettersi. Ma la sua decisione di intervenire nel documentario di stasera è stata criticata da altri eminenti epidemiologi.
“Questo è successo sotto la sua supervisione”, ha detto alla CNN Jonathan Reiner della George Washington University, aggiungendo che Birx aveva “il dovere di alzarsi e parlare”.
Birx ha anche raccontato che dopo che lo scorso agosto ha detto pubblicamente che il virus era “straordinariamente diffuso” e che si stava diffondendo nelle aree rurali, a causa del “chiarimento fatto riguardo l’epidemia” ,è stata soggetta a “orribili pressioni affinché ritrattasse” da parte della Casa Bianca e ha ricevuto telefonate aggressive da parte Trump.
Un altro medico presente nel documentario, Robert Redfield, ex direttore del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), sembra ripetere le affermazioni di Birx di censura da parte dell’amministrazione.
Affermando che gli era “permesso esprimere opinioni ora”, Redfield afferma, senza prove, che crede che il Covid-19 sia stato creato in un laboratorio cinese.
“Se dovessi indovinare, questo virus ha iniziato a trasmettersi in un periodo tra il mese di settembre e ottobre a Wuhan,” ha detto. “Queste sono le mie sensazioni, e solo un’opinione personale.”
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l’affermazione “estremamente improbabile“, mentre il dottor Anthony Fauci, capo del governo statunitense responsabile delle malattie infettive, l’ha anche minimizzata in una riunione della Casa Bianca venerdì.
Ovviamente, ci sono una serie di teorie. Il dottor Redfield stava dando un parere su una possibilità, ma di nuovo, ci sono altre alternative, altre che la maggior parte delle persone prende in considerazione,” sostiene Fauci.
Birx e Redfield non stanno prestando servizio nell’amministrazione di Joe Biden, mentre Fauci è stato assunto dalla squadra della Casa Bianca della nuova amministrazione, come principale consulente per le malattie infettive del presidente.
Il programma andrà in onda mentre il CDC segnala più di 50 milioni di americani sono ora completamente vaccinati e l’obiettivo di Biden sono i 200 milioni di vaccinazioni nei suoi primi 100 giorni in carica. Il CDC, tuttavia, rimane “profondamente preoccupato” per l’aumento delle infezioni, anche se le vaccinazioni stabiliscono record giornalieri.
Fauci dirà a Gupta che la sua spinta a sostenere fortemente la ricerca di un vaccino già nel gennaio 2020 “potrebbe essere stata la migliore decisione che abbia mai preso“.
Nel frattempo, ha però avvertito sulla CBS domenica sui rischi di una nuova ondata di infezioni.
Gli Stati Uniti hanno una media di quasi 62.000 casi al giorno, rispetto ai 54.000 di due settimane fa.
Traduzione di articolo del Guardian: vedi articolo completo